Riforma fiscale: approvato il Testo unico sui tributi indiretti

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Testo unico sui tributi indiretti, segnando un ulteriore passo avanti nell’attuazione della riforma fiscale prevista dalla Legge Delega n. 111/2023. Si tratta di una misura importante per la semplificazione e razionalizzazione dell’intero comparto delle imposte indirette, fatta eccezione per l’IVA, già disciplinata separatamente.

Cosa cambia

Il nuovo decreto introduce innovazioni significative, sia dal punto di vista procedurale che tecnologico. In particolare:

  • Autoliquidazione per l’imposta di registro e l’imposta sulle successioni: sarà il contribuente stesso, con il supporto degli strumenti digitali messi a disposizione, a calcolare e versare il tributo dovuto.
  • Semplificazione dell’imposta di bollo e dei tributi speciali, con particolare attenzione alla crescente dematerializzazione di atti e documenti.
  • Snellimento delle modalità di pagamento, grazie all’ampliamento dei servizi telematici e a soluzioni digitali che favoriscono la compliance fiscale.
  • Revisione dell’imposta di registro per gli atti giudiziari, che ora potrà essere richiesta anticipatamente alla parte soccombente, quando chiaramente individuabile.
  • Riordino delle tasse automobilistiche, con l’obiettivo di semplificare il prelievo e di valutare gradualmente il superamento dell’addizionale erariale.

Come detto, con la Legge Delega del 2023, il Governo ha avviato un processo di revisione profonda e sistemica, fondato su alcuni pilastri fondamentali:

  • Semplificazione normativa e procedurale;
  • Riduzione del carico fiscale e stimolo alla crescita economica;
  • Contrasto all’evasione;
  • Adozione di standard internazionali (UE e OCSE);
  • Potenziamento della digitalizzazione del Fisco.

Sono ben 16 i decreti legislativi finora approvati per dare piena attuazione alla delega. Tra questi:

  • la riforma dell’IRPEF (riduzione degli scaglioni da quattro a tre),
  • la revisione delle sanzioni tributarie,
  • l’aggiornamento dello Statuto dei diritti del contribuente,
  • il nuovo assetto della giustizia tributaria,
  • il riordino del sistema di riscossione,
  • l’introduzione del concordato preventivo biennale,
  • e la revisione delle accise in chiave ambientale.

Il Testo unico sui tributi indiretti rappresenta una risposta alla necessità di rendere il sistema fiscale più efficiente e orientato al cittadino. L’adozione di strumenti tecnologici avanzati e l’eliminazione di complessità burocratiche mirano proprio a facilitare i rapporti tra contribuenti e amministrazione finanziaria, oltre che a rafforzare il senso di equità e affidabilità dell’intero impianto tributario.